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      Rivenditori ufficiali delle fabbriche. Il segreto dei prezzi bassi alti per le piastrelle 07.06.17
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      Rivenditori ufficiali delle fabbriche. Il segreto dei prezzi <s>bassi</s> alti per le piastrelle

      Noi siamo un tipico negozio online. Con tutti vantaggi e svantaggi che ci sono. Cioè, noi ci presentiamo come una piattaforma, che elabora in automatico gli ordini, con una ottimizzazione automatica di tutti i processi, dalla pubblicità fino alla logistica. Il modello di questo business prevede la massima limitazione delle spese di ogni tipo. Per esempio, avendo la sede legale in Estonia, noi abbiamo spese per il notaio e per la gestione d'impresa spesso 100 volte minori di quelle italiane. Noi assumiamo tanti impiegati da remoto, senza spendere per l'abitazione in grandi e care città, e spreco di risorse per gli uffici di lusso. Noi non spendiamo per gli showroom ed esposizioni. Avendo come risultato prezzi spesso molto competitivi (insieme alla semplice comodità di valutare il prodotto sul sito, pagamento online, tracking della spedizione e la presenza delle recensioni dei clienti su di noi, sul nostro prodotto, ecc.).

      Dall'altra parte, ci sono scomodità come la scelta del prodotto sullo schermo o in base ai campioni ricevuti con il corriere. Come ogni servizio low cost (a basso prezzo) siamo fortemente odiati dai rivenditori ufficiali, che lavorano, di solito, nel vecchio formato offline. Allo stesso modo, non siamo apprezzati dalla maggior parte dei produttori, che costruiscono una politica commerciale con i rivenditori in base alla propria visione della vendita al dettaglio e del cliente. Spesso tutto basato sui principi dei prezzi alti, per i paesi ricchi e nel difendere questa pratica dalle novità (anche evidentemente progressive, come Internet).

      Tutto funziona così.

      Andando dal rivenditore ufficiale, per guardare qualche piastrella, voi in automatico entrate nel suo elenco di clienti, indipendentemente dalla vostra decisione o scelta futura. I vostri dati (nome, indirizzo, prodotto che vi interessa) vengono fissati in automatico e per sempre, dietro a questo negozio e secondo questo rivenditore e fabbrica, voi dovrete lasciare i vostri soldi proprio lì, senza la possibilità di avere un prezzo più basso. Così si crea una vera e propria lotta tra i rivenditori, quelli ufficiali e "altri", che spesso siamo noi, quando acquistiamo i prodotti non direttamente dalle fabbriche (difficile da fare se presentarsi come un negozio online senza confini, che non si regola come il vecchio schema dei rivenditori di zona e non entra in questa geografia), ma da un rivenditore, per esempio, della povera Krakozhia, dove il produttore mette i prezzi più moderati. Ogni ordine che arriva alla fabbrica, viene controllato per identificarlo e in caso di sospetto che l'ordine è stato piazzato da qualcun altro oltre al negozio dove vi hanno registrato, di rifiutarlo. In questo modo, salvando il profitto del rivenditore ufficiale e coprendo le sue spese (spesso inutili, causate dall'incapacità di gestire l'impresa). Questo è un protezionismo molto usato e noi consigliamo di evitarlo in questo modo.

      Lasciate al rivenditore un minimo di informazioni. Dopo aver scelto il prodotto, non abbiate fretta di specificarlo al rivenditore ufficiale. Per prima cosa bisogna richiedere qualche preventivo dai fornitori disponibili. Anche se loro non sono nominati come "i rivenditori ufficiali", è molto probabile che la differenza nel prezzo riuscirà a compensare questo difetto. Ricordate! Se segnalate il vostro ordine dal rivenditore ufficiale, sarà molto difficile fare questo ordine da un altra parte. I rappresentanti del produttore combattono sempre con quelli che possono aiutarvi a spendere meno. Le difesa dei prezzi esagerati, causati delle spese inutili (immobili, esposizioni, luce ed altre spese) delle vecchie showroom, è un confronto classico tra il business offine, che sparisce piano piano e le vendite online che crescono sempre. Succede dappertutto — dalla ceramica e fino ai orologi svizzeri. Noi siamo sicuri che prima o poi i produttori accetteranno il Web e smetteranno di creare barriere inutili, nella rete Internet, ignorando l'enorme quantità degli utenti che ci sono. La posizione della testa nella sabbia è solo una perdita di tempo. Noi vogliamo richiamare al dialogo, quelle fabbriche che lottano attivamente con le vendite online. Voi potete apertamente descrivere la vostra posizione, in uno dei nostri blog (qui o nei social network), e noi sicuramente lo tradurremo in tutte le lingue che ci sono sul nostro sito. Invitiamo tutte le fabbriche, che perdono tempo in questa lotta inutile ed impediscono le vendite online, di discutere apertamente in questo blog. Sarà il nostro dovere lasciare tutti i commenti e rispondere in modo argomentato. Come un esempio concreto, per prima cosa manderemo una richiesta di commentare o forse smentire ad un rispettabile produttore di gres italiano come Mirage, che poco fa ha vietato a tutti i propri rivenditori di fornirci il materiale, per costringere un nostro cliente in Finlandia di acquistare questo materiale dal rivenditore ufficiale ai prezzi esagerati. L'unico risultato di questa attività è un prezzo alto per i clienti, e lo scopo è non avere voglia di adattarsi al mercato che sta cambiando.

      O no?

      P.S.: Abbiamo cercato di ricevere una risposta da Mirage, ma hanno ignorato tutte le nostre lettere. Speriamo che una discussione pubblica sul nostro sito, che ogni mese è visitato da più di 100 mila utenti professionali, creerà un'pò di interesse da parte della fabbrica. Allo stesso tempo noi stiamo crescendo e speriamo presto di avere un milione di utenti al mese, se 100 mila non è abbastanza.

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